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Se ci soffermiamo sulla dichiarazione di Alberto Toscano, corrispondente a Parigi, dal 1986, la relazione tra la Francia e l'Italia "è unica al mondo".  
Con l'andare del tempo i rapporti culturali si sono intensificati fino a diventare indispensabile per entrambi economie.  
All'uscita della seconda guerra mondiale, i rapporti diventano densi con l'elaborazione del progetto per l' Unione Europea. 
Più tardi, nel 1982 con l'avvenimento del primo governo di sinistra in Francia, la cooperazione bilaterale viene consolidata grazie a un belletto annuale. I due paesi sviluppano cosi l'idea di un "parternship" privileggiato, in cui la cultura è sinonimo di avvicinamento e prestigio. Le relazioni tra la Francia e l'Italia diventano allora definite come "internazionali' perchè adesso si esercitano all'interno dell'Unione Europea. La Repubblica francese, governata da Francois Hollande e la Repubblica italiana diretta dal governo tecnico di Mario Monti intrantengono scambi culturali intensi che permettono un perpetuale contatto. 


E importante definire il termine di "cultura". Con "cultura" si intende prima di tutto l'insieme delle conoscenze che permettono la formazione educativa di un individuo e anche l'affirmazione delle le sue capacità ragionative. In un senso più antropologico la cultura viene definita come l'insieme delle conoscenze letterarie, scientifiche, artistiche prodotte delle istituzioni sociali e politiche di un intero popolo. Quindi la cultura rappresenta l'insieme delle norme sociali, conoscenze pratiche, o prodotto tipico di un popolo. All'interno di questi scambi è per lo più logico che la cultura abbia l'aspetto di un "prodotto" seguendo le regole del mercato e del marketing. La cultura si esporta e si importa con uno scopo educativo ma anche lucrativo. 

Ogni categoria della cultura ( cinema, arte, teatro o letteratura) dipende da un'offerta e da una richiesta . Per esportare il fascino della cultura di un paese bisogna che ci siano degli interessi sociali ( ad esempio la presenza massiva di italiani in Francia ) ma soprattutto degli organismi, dei settori pubblici o privati, i quali finanziano e promuovono l'immagine di un patrimonio culturale ricco. 


L'Italia rappresenta 47 beni iscritti sulla Lista del patrimonio mondiale dell'Unesco , e la Francia ne possiede 36. Quindi due paesi con una fama culturale internazionale. 


Per questo mi sono interessata al metodo di finanziamento per quanto riguarda i monumenti, che secondo me, rappresentano al meglio la ricchezza culturale di un paese . 

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